Sempre più aziende sui loro siti utilizzano dei form che i candidati vanno a completare, senza allegare il CV. Vi siete mai chiesti perchè optano per questa apparente perdita di tempo? Prima di svelarvi la risposta faccio un passo indietro, e cerco di spiegarvi in maniera semplice cosa c’è dietro l’acronimo SEO.
Il termine SEO sta per Search Engine Optimization nel linguggio di internet indica tutte quelle attività finalizzate ad ottenere la migliore rilevanza, analisi e lettura del sito web da parte dei motori di ricerca. Le aziende che vogliono sopravvivere e che puntano gran parte del loro business sull’e-commerce hanno capito (qualcuno ci sta ancora pensando…) che posizionarsi bene su Google è di vitale importanza. Questo prevede l’analisi delle parole chiave legate ai prodotti/servizi che si intende vendere, e successivamente l’attivivazione di tecniche utili a far identificare dai motori di ricerca queste keywords con il brand.
Ora vi starete chiedendo cosa c’entra il SEO con i form su internet? Bene ecco la risposta, nell’era delle nuove tecnologie, il primo filtro da superare per chi cerca un lavoro è quello degli ats (applicant tracking systems), dei veri e propri robot che hanno il compito di leggere il nostro curriculum e di vedere in prima istanza se siamo adatti per il lavoro che si offre. Le aziende tramite campi preimpostati possono facilmente scremare milioni di candidati utilizzando specifici criteri come filtri, individuando le keywords che per loro sono più interessanti.
Questo discorso ha una sua validità anche sulle piattaforme dove inserite i vostri dati ai fini di visibilità professionale, prendiamo come esempio Linkedin, il profilo dovrà contenere le parole chiave più importanti per voi (più aderenti al lavoro che cercate), perchè l’azienda utilizzerà il motore di ricerca interno applicando filtri e skills per visualizzare solo i candidati più idonei alle loro necessità.
Il consiglio è quindi quello di fare attenzione ai termini che utilizzate nel vostro curriculum, vediamo anche in questo caso quali casi possiamo trovarci ad affrontare.
Risposta annuncio di lavoro – Quando troviamo un’offerta di lavoro, fate attenzione ai termini utilizzati, cercate di riportare le stesse parole nel vostro curriculum o nel form da compilare.
Mi capita spesso di pubblicare annunci di offerte di lavoro e le candidature che ricevo o non hanno le competenze specifiche (conoscenze di programmi, lingue, ecc) chiaramente richieste, oppure non fanno riferimento esplicito ad attivià lavorative simili. Questo impedisce al selezionatore di ritenere adatte determinate candidature.
Autocandidatura – In questo caso siamo noi a bussare alla porta dell’azienda, e se vogliamo che qualcuno ci apra dobbiamo cercare di far percepire la nostra utilità. Sarà fondamentale inserire nel CV, parole chiave che possano rappresentare un plus per l’azienda, per fare ciò vi consiglio di setacciare il sito aziendale e tutti i canali utilizzati per la comunicazione.
Conclusioni purtroppo il tempo per effettuare le selezioni è inversamente proporzionale al numero di candidature arrivate. Il vostro obiettivo è far emergere chiaramente che siete la persona più giusta per quel posto, rendete la lettura più agevole possibile.
Vincenzo Bianculli