Mi potrebbe mandare nel pomeriggio il suo curriculum?
Nella maggior parte dei casi si assiste a crisi di panico, si cerca sul PC un file su cui lavorare, si chiama l’amico per farsi mandare il suo modello, oppure si cerca affannosamente su internet un curriculum da personalizzare. Quale sarà il risultato? Un documento su cui vengono riversate tutte le informazioni che ci caratterizzano (spesso dimentichiamo qualcosa), molte volte con una formattazione approssimativa e quasi sempre senza aver pensato a chi e per quale mansione stiamo inviando il nostro CV. Questo non vale solo per chi è alla ricerca, ma anche per chi ha già un lavoro, la voglia di cambiare, di crescere professionalmente o come purtroppo capita spesso in questo periodo, la possibilità di perdere il lavoro, ci obbliga a tenere il nostro curriculum sempre pronto e aggiornato.
Il Curriculum perfetto non esiste! Seguire seminari, leggere libri, ascoltare consigli sono azioni utili ed importanti per evitare errori evidenti e chiarirsi le idee, ma diffidate di coloro che vi propongono ricette magiche.
Il motivo di questa affermazione nasce dall’esperienza diretta maturata nella mia professione di orientatore, il confronto avuto con tanti selezionatori, mi ha fatto comprendere che ogni persona ha una sua modalità di giudizio, chi si sofferma sulla foto, chi sullo stile, chi sulle date, chi sugli interessi, insomma ognuno confronta il CV da analizzare con la sua idea di curriculum perfetto.
Prima di concentrarci sul contenuto, vorrei farvi riflettere su quale modello di curriculum fa per voi.
Vi mettereste un vestito che no vi piace in occasione di un evento importante che vi vede protagonista? Di seguito i modelli più conosciuti:
Cronologico – Utile se si ha un percorso molto specialistico di formazione e lavoro. Risulta efficace se le attività recenti sono legate al lavoro per cui ci si candida.
Funzionale – Le diverse attività lavorative sono raggruppate in sezioni logiche, in funzioni o settori. Questo modello di CV è adatto per chi ha una certa età ed è passato da un settore di attività all’altro.
Attitudinale – Evidenzia gli interessi e il potenziale del candidato, se si sceglie questo modello è necessaria una buona lettera di presentazione. Utile per chi ha una breve esperienza lavorativa (primo impiego) o per chi vuol cambiare.
Europeo – E’ il più famoso, tutti lo vogliono e contemporaneamente tutti lo odiano, asettico, lungo privo di personalità e macchinoso. Nonostante ciò vi consiglio di averne uno nel cassetto, ma di usarlo solo dove espressamente richiesto. Il format migliore lo trovate sul sito di europass, cercate di fare attenzione alla formattazione e di eliminare le parti che non vi servono, per il resto dove possibile (colore, font, dimensioni, ecc) cercate di personalizzarlo un pò.
One page – Molto di moda, la brevità e la compattezza implicano una buona auto-analisi sui contenuti e competenze grafiche importanti per sfruttare al meglio lo spazio. Questo tipo di CV viene utilizzato molto nei paesi anglosassoni dove si punta tutto sul saper fare.
Creativo – Qui rientra il resto del mondo, per creativo non intendo solo quei curriculum che fanno ricorso alla grafica, alle immagini, ai colori, ma anche quelli che semplicemente escono da schemi imposti. Ognuno può costruirsi il suo CV, decidere come e quali informazioni di contatto inserire, se parlare prima della formazione fatta o delle esperienze lavorative, se scegliere Calibri o Tahoma, le dimensioni, ecc.
Dopo aver capito quale CV indossare, non vi resta che personalizzarlo per ogni invio
Dovete immaginare il vostro curriculum come una versione beta per sempre di un software, un prodotto che è in continuo cambiamento perché messo alla prova continuamente ad ogni invio, i feedback che ricevete vi permetteranno di affinare, di migliorare il contenuto, oltre ovviamente ad aggiungere le nuove esperienze fatte.
Create un CV dove ci sono tutte le informazioni utili per un potenziale datore di lavoro, non tralasciate nulla dal lavoro alla formazione, dai corsi al tempo libero, tutto potrà tornarci utile per rappresentare chi siamo.
Dopo questo primo step di volta in volta andremo a personalizzare i contenuti evidenziando le parti maggiormente conformi all’annuncio di lavoro e togliendo le parti superflue, cercando di rientrare nelle due pagine.
Concludo consigliandovi di salvare le singole personalizzazioni, magari rinominando il file con il nome dell’azienda a cui l’avete inviato e la data.
Vincenzo Bianculli